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Un luogo molto interessante che merita una tappa durante un soggiorno umbro, è sicuramente la Cappella Eroli all’interno del Duomo di Spoleto.

Viene anche chiamata Cappella di San Leonardo o del Sacro Cuore ed è nota per un ciclo di affreschi realizzati intorno al 1497 dal pittore umbro Bernardino di Betto Betti, noto come il Pinturicchio. La struttura venne edificata verso la fine del XV secolo, a forma rettangolare con volta a botte su commissione del vescovo Costantino Eroli, fervido amante e collezionista d’arte. Come mecenate, l’Eroli è ricordato per lo splendido monumento funebre fatto erigere in memoria dello zio Berardo nella basilica vaticana, opera di Giovanni Dalmata, di cui oggi rimangono solo dei frammenti nelle Grotte Vaticane. Sempre nel duomo il vescovo iniziò a far costruire una seconda cappella, detta dell’Assunta, che fu poi portata a termine dal nipote Francesco. Questa cappella, di grandiose ed eleganti proporzioni, fu affrescata da Iacopo Siciliano, cognato dello Spagna, con ricchi fregi ed eleganti decorazioni. 

Cappella Eroli - affresco
Cappella Eroli a Spoleto - statue

Gli affreschi all’interno della Cappella 

In particolare, l’abside della cappella contiene l’immagine della Madonna con Bambino e i Santi Giovanni Battista e Leonardo. La figura centrale è quella della Madonna seduta in trono con il bambino in braccio, con il mantello che le copre il capo, mentre ai suoi lati sono raffigurati in piedi San Giovanni Battista, sul lato sinistro, il quale regge in una mano una lunga canna sormontata da una croce e con l’altra indica la Vergine e il Bambino, e San Leonardo, sul lato destro, con il capo chino, concentrato nella lettura di un libro. 

Sullo sfondo si inserisce un paesaggio naturalistico, prima dell’ingresso di una città, con una serie di opere architettoniche, civili e religiose, e che termina con una distesa d’acqua. L’opera si sviluppa in profondità, ed è suddivisa in diversi piani dove si intravedono delle piccole figure in miniatura realizzate con minuzia di particolari.

Il catino absidale raffigura l’ Eterno benedicente con cherubini ed angeli. Da notare come nel timpano si trova lo stemma della famiglia Eroli. L’altare della Cappella Eroli contiene, nella parte bassa del paliotto, l’immagine della Pietà, mentre sulla parete destra si apre una piccola nicchia con l’immagine del Redentore. Infine, si nota che gli affreschi della volta sono andati perduti per lo più a seguito di problemi di umidità. 

Il ritorno di Pinturicchio in Umbria dopo il periodo romano

La cappella si inserisce negli anni in cui il Pinturicchio ritorna in Umbria dopo il soggiorno romano che lo aveva impegnato nella decorazione dell’Appartamento Borgia nella città del Vaticano su commissione di papa Alessandro VI (al secolo Rodrigo Borgia). Nello stesso periodo, tra il 1496 e il 1498 dipinge la Pala di Santa Maria dei Fossi, per l’altare maggiore della Chiesa di Santa Maria degli Angeli a Perugia,  conservata presso la Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia. Da constatare che il modello della Madonna seduta in trono della Pala di Santa Maria dei Fossi si ritrova anche negli affreschi della Cappella Eroli.

La raffigurazione dello stemma Eroli

Lo stemma Eroli che si trova all’interno della cappella, fa parte della decorazione scultoreo-architettonica predisposta nel 1497. In questa data, che viene apposta in una piccola targa inserita nel fregio, si collocano gli affreschi e le parti scultoree. Queste ultime ideazioni vengono attribuite da Bruno Toscano a Pinturicchio, poichè secondo lo studioso ricorderebbero la raffinata ornamentazione plastica degli appartamenti Borgia a Roma, in particolare quello della sala Santi. 

Per informazioni su orari di apertura e visite guidate consultare il sito https://www.duomospoleto.it/

Stemma cappella Eroli
gesù cappella Eroli