Il 30 aprile si è tenuta la I edizione della Trebbiano Gravel, una manifestazione culturale e sportiva che unisce l’enoturismo allo sport, quello su due ruote in grado di portarti in giro attraverso paesaggi e skyline che l’Umbria, con le sue dolci colline, i suoi romantici scorci, e la storia dei suoi monumenti regala.
La manifestazione, co-finanziata dal GAL VUS è promossa dal Consorzio Umbria & Bike all’interno del progetto “Due Valli: un territorio”, in collaborazione con la SSD La SpoletoNorcia, ha visto per questa prima edizione, la partecipazione di 300 bikers provenienti da tutta l’Italia. Non solo appassionati di bici ma anche amatori di natura e paesaggi: con la Trebbiano Gravel e i 3 diversi percorsi (55 km – 75 km e 95 km), i Bikers hanno potuto “visitare” l’Umbria partendo da Castel Ritaldi e toccando territori che nascondono vere e proprie bellezze storico naturali come Campello sul Clitunno, Giano dell’Umbria e Trevi.

Protagonista della Manifestazione è il Trebbiano Spoletino, vitigno autoctono umbro che con la sua storia, le sue peculiarità e le sue caratteristiche ha fatto da cornice e fil rouge per la Trebbiano Gravel con lo scopo di raccontare l’Umbria attraverso le sue bellezze naturali e naturalistiche, con la sua biodiversità, le sue colture e la storia raccontata da antichi vigneti, dai commerci lungo la via Flaminia, dagli scambi, ai vitigni arrivati in Umbria nelle tasche dei frati, alla fascia olivata e alla storia della cultura dell’olio a partire dalla Magna Grecia sino al suo ingresso in Occidente. Tutta l’Umbria racconta al cicloturista quante bellezze si possono scorgere pedalando e scoprendo lo splendido Borgo fortificato di Castel San Giovanni della Botonta a Castel Ritaldi, costruito nel 1376 dal Cardinald di Albornoz, al Tempietto sul Clitunno, magnifica edificazione ed esempio di riutilizzo dei materiali di epoca antica in età longobarda:”nella costruzione dell’edificio sono stati riutilizzati probabilmente i resti di un più antico sacello pagano e materiali di reimpiego; si tratta di un uso consapevole degli spolia, in posizioni che enfatizzano il loro valore simbolico e integrati con i manufatti appositamente prodotti”- ci spiega Cecilia Tacchi, guida turistica che ci ha accompagnato in tour per raccontare alcuni gioielli umbri.

Il silenzio che incornicia la visita alle fonti del Clitunno tra pioppi e salici, e ancora gli scorci della fascia olivata che Trevi regala con i suoi paesaggi verdi ma raccogliendo la storia e le testimonianze nel Museo della civiltà dell’Ulivo nel cuore del centro storico.

Un’Umbria che racconta di sé attraverso la storia, attraverso i paesaggi e attraverso i prodotti della terra tipici e tradizionali legati fortemente al territorio.
Tra un calice di Trebbiano Spoletino, fermo, affinato sulle bucce o ancora rifermentato, la Trebbiano Gravel ha raccontato la cultura a tutto tondo dell’Umbria.
Tanti gli ospiti che hanno partecipato con entusiasmo e trasporto a questa manifestazione, tra i volti noti Giuseppe Calabrese, in arte Peppone, conduttore di Linea Verde, e Ludovica Casellati, giornalista e cicloturista, in arte Lady Bici.

“La Trebbiano Gravel punta tantissimo al cicloturismo richiama in nome di una passione, quella della bicicletta, appassionati da tutta l’Italia, che accorrono per riunirsi e vivere insieme un’esperienza non solo sportiva, ma fortemente culturale e legata al territorio che riesce ad offrire emozioni e suggestioni che si possono vivere pedalando e ammirando l’Umbria a piccoli sorsi di Trebbiano Spoletino”- racconta Rolando Fioriti presidente consorzio Umbria & Bike.
